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SESTRIERE - m 2035 SANSICARIO - m 1715 SAUZE D'OULX - m 1509 (TO)


SESTRIERE - m 2035
SANSICARIO - m 1715
SAUZE D'OULX - m 1509 (TO)


La storia di Sestriere è legata alle immagini fulminanti, diffuse in tutto il mondo, delle due torri sorte all'improvviso all'inizio degli anni Trenta. Fu il senatore Giovanni Agnelli, nonno dell'attuale presidente della Fiat, a volerle su quel passo morbido praticamente sconosciuto. Il senatore aveva capito, con straordinario intuito, il successo a cui stava andando incontro lo sci, che in Piemonte, almeno quello chic, si praticava allora nella vicina Clavière, "salotto bene dei torinesi".
Adesso la zona è diventata un mondo bianco tra i più vasti e meglio organizzati, anche se i suoi monti non sono di straordinaria bellezza e l'urbanistica lascia qua e là a desiderare. Sciare da queste parti è veramente fantastico e di grande soddisfazione, dalla prima neve fino a quella zuccherina di aprile, e si può salire e scendere per giorni cambiando piste, versanti e anche nazioni, visto che la Via Lattea sconfina in Francia a Montgenèvre.
Le piste tradizionali sono l'allegra Banchetta, il ripido Sises, il candido Fraiteve, i tre monti del Passo, anche se la più eccitante è forse la Rio Nero, che "sta agli sciatori come l'Olimpo stava ai greci", ha scritto tempo fa l'artista Michelangelo Pistoletto.
L'attacco della discesa è sul Fraiteve (m 2701) e lungo lo stesso versante si può scendere verso Molliere, Cesana o Sansicario, luogo antico e nuovissimo nello stesso tempo, molto ben costruito, altrettanto bene organizzato, con un centro commerciale di tutto rispetto, e vari impianti di risalita che portano su piste innevate con neve raramente difficile e con dislivello che superano i mille metri. È da qui che, attraversato un torrente, si risale verso i Monti della Luna, a Sagna Longa e a Colle Bercia (m 2300) e da lassù si scende a Clavière, oppure si continua fino a raggiungere il Colletto Verde (m 2460), e ancora, i 1850 metri di Montgenèvre. D'obbligo poi il dietro-front, per godersi di nuovo l'infinita cavalcata bianca.
Terza zona del vasto comprensorio è Sauze d'Oulx, la vecchia Sauze che tenne a battesimo lo sci quando, ai primi del Novecento, vi approdò l'ingegnere svizzero Kind, che insegnò ai piemontesi come organizzare le prime gare e come fare il salto dal trampolino.
Sauze è la patria di Piero Gros, l'avversario storico di Gustavo Thoeni, che dopo aver vinto un titolo olimpico e una coppa del mondo è oggi il sindaco del paese.
Molti, anche a Sauze, gli impianti: verso il Pian del Sole (tutti nomi affascinanti da queste parti), il Pian della Rocca e la nuova Sportinia, e ancora su fino a Triplex (m 2507), le Rocce Nere e la cresta di Col Basset, luoghi dai quali si può raggiungere, sciando in modo assai divertente e su pendii molto vari, la conca e la Borgata Sestriere. Sci fantastico, inoltre, anche per il fuori pista, quando fuori dalle piste vuol dire dentro nel bosco, nel bosco rado di larici tipico di questi contrafforti.
Gli impianti di risalita sono decine e non mancano le piste per lo sci di fondo. Ottimi alcuni ristoranti, come Il Capricorno a Sauze, La Grangia del Vescovo a Grangesises, Da Morello a Sansicario e La Baita a Sestriere, dove la cucina è raffinata anche al rinnovato albergo Principi di Piemonte, uno fra i più confortevoli delle Alpi.

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